Bonus facciate: agevolazione al 60% anche per la pavimentazione dei balconi
Aprile 2022
Il Bonus facciate è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2020 e riguarda gli interventi che hanno lo scopo di recuperare o restaurare la facciata esterna degli edifici esistenti situati in determinate zone:
- zona A, che rappresenta i centri storici, artistici o di particolare pregio ambientale;
- zona B, che comprende le parti di territorio edificate in cui la superficie coperta degli edifici esistenti non è inferiore al 12,5% della superficie fondiaria della zona, in cui la densità territoriale è superiore a 1,5 mc/mq.
Inizialmente, il bonus prevedeva un’agevolazione pari al 90% della spesa sostenuta per la quale non è previsto alcun limite per il lavori di pulitura e tinteggiatura esterna, ma con le novità introdotte dalla nuova Legge di Bilancio la percentuale è scesa al 60% per le spese effettuate nel 2022, mentre per quelle relative al 2020 e al 2021 rimane valida la prima aliquota.
In ogni caso, le detrazioni dovranno essere ripartite in 10 quote annuali costanti e di uguale importo, e i contribuenti che potranno accedere al Bonus facciate, tra cui inquilini e proprietari, residenti e non, persone fisiche e imprese, potranno optare anche per lo sconto in fattura o per la cessione del credito.
Potranno usufruire delle agevolazioni previste dal Bonus facciate solamente gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi, mentre non saranno agevolabili le spese per gli interventi effettuati sulle facciate interne dell’edificio, a meno che non siano visibili dalla strada oppure da suolo ad uso pubblico.
Il Bonus facciate spetta inoltre per le SPESE SOSTENUTE PER LA RIMOZIONE, LA IMPERMEABILIZZAZIONE E IL RIFACIMENTO DELLA PAVIMENTAZIONE DEI BALCONI, per la rimozione e la riparazione delle parti deteriorate dei sotto-balconi e dei frontalini, e anche per la loro successiva tinteggiatura.
Bonus facciate e altre agevolazioni per le facciate ventilate
Le facciate degli edifici hanno indubbiamente un importante valore estetico, ma non influiscono solo dal punto di vista architettonico, bensì giocano un ruolo fondamentale anche per quanto le prestazioni termiche dell’involucro.
Realizzare una facciata ventilata porta infatti a numerosi vantaggi, sia in termini di isolamento termico che acustico, senza dimenticare il più importante e il più rilevante al giorno d’oggi: il risparmio energetico.
Se il cappotto rappresenta la soluzione più diffusa e ottimale per proteggere l’edificio dalle basse temperature, le facciate ventilate sono la scelta ideale per ottenere ottimi risultati non solo durante la stagione invernale, ma anche nel periodo estivo.
Ma, in termini pratici, in cosa consiste una facciata ventilata? Per le pareti dell’edificio vengono utilizzati dei rivestimenti che possono essere di diversi materiali, come metallici, legnosi, sintetici o anche in pietra naturale, che vengono distanziati dalla parete interna tramite un’apposita struttura di ancoraggio e distanziamento, che così crea un’intercapedine, generando una differenza di temperatura tra l’esterno e l’interno. In questo modo l’edificio è isolato termicamente, quindi il suo fabbisogno energetico diminuisce, e di conseguenza si abbassano anche i consumi di energia.
Gli interventi per la realizzazione delle facciate ventilate possono accedere non solo al Bonus facciate, ma anche al Superbonus e all’Ecobonus, a seconda dei casi previsti dalla normativa e in presenza dei relativi requisiti, sia per quanto riguarda i condomini che le unità unifamiliari.
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