La stagione invernale è quasi finita: prepara il tuo relax all’aperto! Una guida per la pulizia dei pavimenti esterni

Marzo 2024

News

Incrostazioni, alghe, muffe, eventi meteorologici ma anche macchie d’olio o ruggine, sono le cose che ci ritroviamo quando un pavimento non viene pulito con frequenza, soprattutto dopo il passaggio dell’inverno.

E non parliamo di eventuali lesioni, distacchi, o infiltrazioni soprattutto se siamo su una terrazza….argomento che verrà approfondito in un altro articolo dedicato, vista la sua importanza.

Molte volte, alcuni clienti storici, si affidano a noi per una pulizia ordinaria, in quanto spesso la manutenzione richiede tempo e prodotti specifici per mantenere le condizioni ottimali e la naturale bellezza del pavimento esterno.

Tv, Social etc. con le loro inserzioni pubblicitarie o annunci sponsorizzati vogliono dare soluzioni definitive ai problemi di manutenzione della pavimentazione esterna, ma nonostante tutte le prove ed esperimenti ci si ritrova sempre nella situazione iniziale, magari peggiorandone gli effetti.

Vogliamo, quindi, provare a darti qualche utile indicazione per non incorrere in tutti questi problemi, soprattutto indicazioni precise sul tipo di approccio da avere per i casi che generalmente riscontriamo.

 

Come pulire la pavimentazione esterna

Per eseguire una buona pulizia, innanzitutto è importante sapere con che tipo di materiale/i è stato realizzato il pavimento, per stabilirne il grado di porosità o assorbimento e reperire i prodotti più adatti a lavaggi e/o trattamenti.

  1. Cotto, Pietra, autobloccanti (le classiche betonelle) calcestruzzo stampato, sono i prodotti assorbenti solitamente più usati (soprattutto su grandi superfici), e sui quali la pulizia è sempre più laboriosa in quanto essendo maggiore la loro porosità, tendono a trattenere di più sporchi leggeri e più profondi
  2. Il Gres porcellanato è il più frequente per chi intende avere pavimentazioni pratiche con assorbimento nullo, ma che in ogni caso possono essere macchiate da sostanze concentrate come la ruggine.

Per tutti i tipi di pavimento esterni, il primo intervento applicabile è di tipo meccanico, cioè il lavaggio con acqua ad alta pressione (con idropulitrice) o utilizzando strumenti come monospazzole, spazzoloni vari, etc.

Con questo tipo d’interventi si riescono a togliere i principali sporchi evidenti come muschi e incrostazioni, ma molte volte lasciano un alone o ancor peggio si attenuano a malapena se entrati in profondità.

Tornano utili a questo punto detergenti appositi specifici al tipo di sporco, per riuscire ad intaccare le macchie in modo chimicamente più aggressivo, e sempre con azione meccanica abbinata.

 

Detergenti basici o detergenti acidi? Guida alla scelta

Per sporchi organici come le muffe (o meglio funghi), possiamo suggerirvi detergenti basici (o mix tendenzialmente basici) che agiscono direttamente in profondità con l’intento di neutralizzare soprattutto il ripetersi di nuove efflorescenze come sono i funghi radicati.

Per sporchi inorganici come cemento, malte cementizie, calcare, pitture, etc. , possiamo suggerirvi detergenti acidi (o mix tendenzialmente acidi) che con la loro aggressione chimica “corrodono e disgregano” le incrostazioni, sempre abbinando azione chimica con azione meccanica.

Ci sono i casi poi di macchie dovute a lavorazioni eseguite (tipo opere murarie, di pittura, di fabbro, etc.) o ad effetti dovuti al tipo di prodotti adottati come soluzione a realizzazioni di lavori più specifici nell’immobile.

In ogni caso dobbiamo sempre capire:

  • Con quale Prodotto è realizzata la superficie macchiata;
  • Qual è l’origine/causa dello sporco o macchia, in modo da definirne la tipologia;
  • Scegliere il detergente più adatto, soprattutto consigliato da chi conosce le superfici.

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