Superfici esterne 1 – Il Gelo

Febbraio 2017

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La resistenza al gelo è
la caratteristica che alcune tipologie di piastrelle ceramiche possiedono per resistere all’azione del gelo in ambienti umidi ed a temperature inferiore a 0°C.

 

 

Il meccanismo di azione del gelo nelle superfici esterne prevede due fasi distinti:

– il PRIMO STADIO
è rappresentato dalla penetrazione di acqua proveniente dall’ambiente, all’interno della porosità delle piastrelle e del supporto dove sono incollate:

  • acqua meteorica, nel caso di piastrelle posate all’esterno;
  • acqua di lavaggio o di processo, nel caso di piastrelle posate in ambienti interni (bagni, Celle frigorifere, locali di lavorazione, etc.);

– il SECONDO STADIO

consiste nella solidificazione di tale acqua all’interno dei pori stessi.

 

 

Il passaggio dell’acqua da liquido a solido (ghiaccio) comporta un aumento di volume, per la minore densità che il ghiaccio possiede rispetto all’acqua: le porosità, quando l’acqua in esse contenute gela, sono sottoposte ad una rilevante e ripetuta sollecitazione meccanica, che può portare all’innesco di fessurazioni ed al distacco di porzioni di materiale. L’azione del gelo può dunque provocare la comparsa di fratture e sfogliature su piastrelle non resistenti, oltre che distacchi e deterioramenti.

Esiste dunque una certa correlazione fra resistenza al gelo ed assorbimento d’acqua, nel senso che quanto più basso è l’assorbimento d’acqua, tanto più elevata è la probabilità che il materiale sia resistente al gelo, in quanto più difficile è la penetrazione dell’acqua stessa all’interno del materiale.

Va però precisato che
esistono materiali ceramici per edilizia molto porosi e tuttavia dotati, come la quotidiana esperienza può confermare, di resistenza al gelo: si pensi al cotto o laterizio in genere il cui assorbimento d’acqua può superare il 10%, come molte pavimentazioni di piazze d’Italia.
Il buon comportamento al gelo di tali materiali è interpretabile facendo riferimento alla particolare distribuzione della forma e delle dimensioni dei pori strutturali che li caratterizza.

 

 

La misura della resistenza al gelo deve sempre essere eseguita qualora le piastrelle siano destinate ad impieghi nelle condizioni descritte, e quando il fornitore “garantisce” la prestazione di resistenza al gelo oppure quando la prestazione è richiesta da riferimenti normativi.
Un aspetto importante da ricordare è il seguente:

la garanzia di resistenza al gelo non deve essere espressa in termini generici (ad esempio con termini come “piastrelle ingelive”) ma deve sempre essere accompagnata dalla norma, la UNI EN ISO 10545.12, relativa al metodo di prova che definisce le condizioni operative rispetto alle quali la prestazione di resistenza al gelo viene misurata.
Può quindi capitare che una pavimentazione piastrellata in esercizio manifesti danneggiamenti attribuibili all’azione del gelo e che questi si evidenzino sulle piastrelle stesse. 

Si deve verificare l’effettiva ingelività del prodotto. 
 

NON SOLO
Succede poi che non necessariamente i danni che si manifestano nelle pavimentazioni siano dovuti a scarse prestazioni delle piastrelle, ma spesso è dovuto ad inadeguatezza delle operazioni di installazione e/o di manutenzione.

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